FAQ

Frequently Asked Questions

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Abbiamo 30 anni d’esperienza e passione per il legno. La forza della nostra azienda sta nell’aver sviluppato grazie all’esperienza delle risposte a delle problematiche riscontrate nelle pavimentazioni a parquet.. Il nostro servizio segue la clientela sin dall’inizio con la progettazione della pavimentazione, fino all’opera conclusa e anche oltre visto che possiamo intervenire per qualsiasi tipo di manutenzione ordinaria o straordinaria. La nostra competenza ed esperienza vi accompagneranno nella soluzione di tutte quelle problematiche legate alla scelta e alla realizzazione di un pavimento in legno.

  • PERCHE’ METTERE UN PARQUET ?

    Afferma un architetto di chiara fama: “..un parquet è il mobile più importante di una casa”. In effetti, il pavimento in legno arreda e veste ogni abitazione, donando calore e naturalità agli ambienti. Bastano pochi ulteriori elementi per riempire gli spazi. Inoltre, un buon parquet è rigenerabile diverse volte e cambiare d’aspetto con poche modifiche.

  • QUALE PARQUET SCEGLIERE ?

    Come un abito, la scelta di un parquet è soprattutto un esigenza personale. Può avere un aspetto classico, con disegni e decori, oppure essere estremamente lineare, con linee regolari e minimaliste.  Può avere le fibre in rilievo, la morbidezza di una onda di piallatura.  Mostrare la storia di un albero con i suoi grandi nodi o invece essere selezionato nelle tavole più uniformi e lineari.  Un parquet può essere chiarissimo come l’Acero o sbiancato, per illuminare ambienti in ombra , viceversa può avere tutti i toni di colore fino allo scuro del Wengè e dare una diversa  personalità anche ai locali più semplici.  Nella scelta del pavimento in legno, è bene partire da l’idea di casa che si desidera perché, come tutti materiali naturali il parquet avrà un impronta determinante nell’ aspetto finale.

  • QUALE LEGNO SCEGLIERE ?

    Fino a pochissimi anni fa, nel nostro Paese e un po’ in tutta Europa, arrivavano decine di specie botaniche diverse. Oggi però una maggiore sensibilità ecologica diffusa, ha fatto sì che siano stati imposti divieti di importazione per molti tipi di legni, per tutelare un futuro delle ultime importanti foreste . E’ bene ricordare che l’Italia  non dispone di grandi boschi di latifoglie e a parte pochissime microproduzioni di Faggio , Castagno e Olivo, Importa più del 90% del legno utilizzato in falegnameria e allora, da dove arriva il legno dei parquet ?  La stragrande maggioranza delle fabbricazioni sono oggi proposte con il legno di Rovere. Questo albero, della famiglia delle querce (Quercus Robrur e Quercus Petrae) è grandemente diffuso nell’Europa Centro Orientale, dalla Francia alla Polonia, dai Paesi Baltici alla Turchia e  in Russia.  Come è possibile tutelare il consumatore? La prima risposta è affidarsi a operatori credibili che propongano prodotti dotati di certificazioni. Ad esempio una delle più importanti è la FSC (Forest Stewardship Council) Organismo internazionale che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Nell’Ottobre 2010 inoltre, l’UE ha adottato il nuovo Regolamento (n.995/2010), meglio noto con il termine Due Diligence, finalizzato a contrastare il commercio di legname tagliato abusivamente. Si tratta di una delle misure contenute nel Piano d’Azione UE 2003 in applicazione delle normative, governance e commercio nel settore forestale che obbliga, per gli operatori responsabili della prima immissione dei prodotti legnosi nel mercato europeo, di adottare un sistema di “dovuta diligenza (Due Diligence System - DDS) .  In questo modo, anche alcune essenze esotiche continuano ad arrivare in Italia solo da percorsi controllati.

  • GREZZO O PREFINITO ?

        • Tradizionalmente il parquet era massiccio grezzo. Dopo la posa, avendo una struttura unica e più densa, il legno viene lasciato riposare per circa una settimana o anche più per consentire alle doghe di assestarsi, andando in equilibrio con l’ambiente. Piccole dilatazioni e leggere deformazioni sono normali e vengono eliminate con le successive lavorazioni. Il parchettista con appositi macchinari, procede alla levigatura e verniciatura in più mani del pavimento. Questo comporta che il ciclo di realizzazione del un parquet massiccio sia di 10/15 giorni. Le doghe hanno uno spessore utile e quindi rilevigabile che va dai 6 ai 14 mm in base ai formati.  Ancora, il legno massiccio consente le lavorazioni artistiche tradizionali come le spine con fascia e bindello, i quadri con decori e la possibilità di creare diversi disegni di posa tra gli ambienti.    

    Il prefinito invece, ha offerto ai produttori di realizzare infinite gamme di pavimenti e finiture. Innanzitutto, la composizione a due o tre strati del parquet offre una maggiore stabilità dimensionale, consentendo formati  impensabili ad un parquet massiccio.   Con soli 14mm di spessore infatti,  si possono ottenere formati di oltre 2 metri e di 20-30 cm di larghezza. inoltre le tecniche produttive realizzano pavimenti con decine di lavorazioni : bisellatura, spazzolatura, piallatura, effetto sega e poi colorazioni, decapè, affumicatura o termo trattamenti . Operazioni impossibili o difficilmente riproducibili da un artigiano. Alcuni parquet prefiniti consentono la posa flottante o  galleggiante e cioè non incollata ma appoggiata su un idoneo polimero sottopavimento, desolarizzato e quindi indipendente dal supporto sottostante (massetto cementizio, mattonelle, legno). Questo sistema serve per ovviare i problemi di alcuni sottofondi che dovrebbero essere diversamente, demoliti . Oppure a sostituire facilmente le doghe danneggiate o l’intero parquet. Inoltre, il prefinito è particolarmente indicato per quegli ambienti dove è richiesta una certificazione di resistenza al fuoco. In quanto gli uffici di omologazione prediligono il ciclo industriale a quello artigianale difficilmente verificabile.

  • COME SI MANTIENE UN PARQUET ?

    La manutenzione del parquet è molto semplice. Dipende anche dal tipo di finitura o verniciatura che è stata utilizzata dal produttore o dall’ artigiano  e quindi vernice od olio. Generalmente però, tutti i prodotti che vengono applicati sono per alto calpestio e per la pulizia ordinaria basta passare un panno umido . Invece, se si vuole una pulizia più profonda si possono utilizzare anche prodotti disinfettanti diluiti in acqua. Ad esempio Ammoniaca o Lisoform o altri diluiti al 2%  con acqua e il panno deve essere perfettamente strizzato. Essendo il legno un materiale igroscopico e cioè che assorbe umidità è bene assicurarsi di non lavare con panni bagnati o peggio lasciando troppo liquido a terra.  Invece a volte,  i parquet con finitura oliata necessitano di maggiore attenzione e necessitano di prodotti specifici di manutenzione da applicarsi ogni 6/8 mesi in base all’ utilizzo. Infine si possono reperire sul mercato delle cere auto lucidanti che si applicano con il panno di pulizia o con mocio. Servono volendo, per  aumentare la brillantezza di un pavimento o attenuare qualche piccolo graffio  della vernice.

  • PARQUET E PAVIMENTO RADIANTE ?

    Il pavimento in legno è perfettamente compatibile con il sistema di riscaldamento radiante. Chiaramente, vi sono delle condizioni preliminari che vanno attentamente seguite sia in fase di progettazione che di esecuzione. E’ infatti necessario comunicare al progettista il coefficiente di trasmittanza termica del parquet scelto, che varia in base agli spessori e alla composizione. Successivamente alla esecuzione del massetto radiante e prima del montaggio del parquet,  è fondamentale eseguire alcuni cicli di accensione e spegnimento dell’ impianto per consentire eventuali dilatazioni e verificare possibili perdite e infine utilizzare adesivi o sottopavimenti compatibili che si verificano, procurandosi le schede tecniche dei produttori. Comunque per rendere l’idea della compatibilità del parquet con questo sistema, basta pensare che la massima temperatura di esercizio raggiunge i 28-29 gradi , valori che un pavimento raggiunge normalmente in alcune giornate estive.

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